



Quando si visita una città come Roma non si smette mai di scoprire cose nuove, è questo è il caso del Rione Esquilino, dove la tradizione popolare tipicamente romana si mescola con le tante culture presenti nel centralissimo quartiere romano, e ne rappresenta l’anima cosmopolita della Capitale.
Al suo interno rovine antiche, basiliche papali e un nuovo quartiere ottecentesco, oggi cuore pulsante della Roma multietnica e interculturale. L’Esquilino è una delle “porte” di ingresso per chi arriva in città; siamo infatti non molto distanti dalla Stazione Termini, la più grande stazione ferroviaria italiana, nonché uno degli interventi che hanno rivoluzionato il volto della città eterna. Un cambiamento iniziato verso la fine dell’800 quando Roma divenne capitale del Regno d’Italia, e proprio qui tra Termini e l’Esquilino vennero costruite eleganti architetture umbertine che caratterizzano il volto del quartiere che si sviluppa intorno alla vasta Piazza Vittorio Emanuele II.
Sapevi però che l’Esquilino si estende fino alla basilica di Santa Croce in Gerusalemme?
E’ proprio da qui che partiremo, scoprendo una cui storia affonda le radici nel periodo della Roma imperiale. Sotto la dinastia dei Severi l’area divenne il luogo adatto dove erigere una residenza imperiale che comprendeva un palazzo, il Circo Variano e l’Anfiteatro Castrense.
All’inizio del IV secolo d.C. il complesso fu scelto come dimora da Elena, madre di Costantino, con il nome di Palazzo Sessoriano. È a lei che si devono le più importanti modifiche strutturali, tra le quali va ricordata la trasformazione del “sedeo” – una grande aula rettangolare in cui si riuniva il consiglio imperiale – in una cappella, adibita a conservare le reliquie della crocifissione che Elena aveva rinvenuto a Gerusalemme. La cappella, divenuta ben presto meta di pellegrinaggio, venne poi trasformata nella Basilica Heleniana.
Passati per Porta Maggiore prenderemo Via Giolitti e vedremo i resti del cosiddetto “Tempio di Minerva Medica” (in realtà un antico ninfeo degli scomparsi Horti Liciniani) e la bellissima e nascosta chiesa di Santa Bibiana, prima opera architettonica progettata da Bernini con affreschi di Pietro da Cortona. Un vero gioiellino del 1600 nascosto tra i binari della Stazione Termini.
Passeremo poi per il Teatro Ambra Jovinelli, il mercato Esquilino per concludere il tour nel fulcro del Rione, Piazza Vittorio. Ne osserveremo i palazzi, costruiti per ospitare le più alte cariche del neonato Regno d’Italia, i reperti archeologici e la famosissima Porta Alchemica, nascosta all’interno del parco.
Insomma, un tour inaspettato e imperdibile!
Quota di partecipazione
Soci: 12 euro (visita guidata + dispense, inviate per mail prima di ogni incontro + noleggio auricolari)
Nuovi soci: 13 euro (tesseramento + visita guidata + dispense, inviate per mail prima di ogni incontro + noleggio auricolari)
Informazioni utili
Le prenotazioni vanno effettuate entro 12 ore dall’inizio dell’evento. Assicurati di ricevere il messaggio di conferma della prenotazione ed il riepilogo con i dettagli dell’appuntamento.
Eventuali modifiche/annullamenti della prenotazione vanno comunicate con un preavviso minimo di 24 ore rispetto al tour.
Gli eventi avranno luogo con un numero minimo di 4 partecipanti. Se il gruppo non si formerà sarà nostra premura avvisare i prenotati dell’annullamento dell’evento.